Castagne: benefici, virtù e utilizzi in cucina

Quale profumo vi fa avvertire maggiormente l’arrivo di dicembre e del periodo natalizio se non quello delle caldarroste? Che siano arrostite sul fuoco, bollite o al forno, le castagne sono una leccornia a cui difficilmente si riesce a dire di no. Sarà per il loro sapore corposo e deciso, per la profumazione così gradevole e inebriante o per la loro straordinaria versatilità in cucina, questi frutti, protagonisti delle tavole autunnali e invernali, sono sempre più utilizzati come snack pomeridiani o per ricette particolarmente sostanziose soprattutto in compagnia di legumi come ceci e lenticchie o di tuberi come le patate.

Castagne: benefici, virtù e proprietà per la salute + ricette gustose

Castagne: proprietà nutrizionali

Oltre che buone per il nostro palato, le castagne sono un concentrato di benessere per l’intero organismo: non solo sono ricchissime di amido, ma si presentano anche come un alimento estremamente digeribile e sono particolarmente consigliate per riequilibrare la motilità intestinale grazie al loro elevato contenuto di fibre. Inoltre contengono una discreta quantità di vitamine del gruppo B come la Tiamina (vitamina B1), la Riboflavina (vitamina B2) e la Niacina (vitamina B3), ma anche di Acido Ascorbico e di sali minerali come il fosforo, lo zolfo, il potassio, il sodio e il calcio. Infine contengono il prezioso Acido Folico, utile per la rigenerazione cellulare e per il corretto sviluppo del feto durante i mesi di gravidanza e sono un’ottima fonte di rame, importante per rinforzare il sistema scheletrico e quello immunitario.

Oltre che del frutto, però, dovremmo cominciare a prendere l’abitudine di sfruttare le foglie e la corteccia della pianta, dal momento che entrambe esplicano benefici di tutto rispetto nei confronti della nostra salute. Le foglie del castagno aiutano a combattere i malanni di stagione come tosse e raffreddore e sono protettrici delle vie respiratorie. La corteccia, invece, ha ottime proprietà antidiarroiche, quindi utile nel caso soffriate di dissenteria.

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Non solo per infusi e decotti, ma anche per vari tipi di pane e di pasta, polente e diversi prodotti dolciari: le castagne possono essere sfruttate in cucina nelle maniere più disparate. Dal punto di vista nutrizionale, la farina di castagne si presenta ricchissima di carboidrati, con una buona quantità di vitamine e sali minerali, una modesta percentuale di proteine e di grassi e una discreta percentuale di acqua. In particolare la farina di castagna si presta benissimo per la preparazione di dolci e torte, nonostante – a differenza del frutto – non venga ampiamente sfruttata e risulti essere meno utilizzata di altre farine come  quella di mandorle, di noci o di nocciole (che, però, hanno un apporto calorico molto più elevato).

Chestnut Tart: crostata di castagne

Quali dolci vi vengono in mente se parliamo di castagne? Dal Monte Bianco, celebre dolce al cucchiaio che ricorda una cima innevata, al Castagnaccio, piatto della cucina toscana arricchito di rosmarino, uvetta e pinoli, arrivando fino ai Necci, crêpes preparate con farina di castagne, sono molti i dolci che si possono realizzare con questo frutto così buono e anche così salutare.

La ricetta che vi proponiamo di seguito è una tart di castagne dal sapore morbido e dolce.

Ingredienti

  • 500 gr di purea di castagna o 250 gr di purea di castagna in scatola non dolcificata
  • 125 gr di zucchero di canna
  • 1,5 dl di panna
  • 1 cucchiaino di succo d’arancia
  • 1 cucchiaino di sherry dolce
  • 2 tuorli d’uovo ben sbattuti
  • 60 gr di burro tagliato a pezzetti
  • 1 base per crostata (che avrete precedentemente preparato e fatto riposare in frigorifero per 30 minuti)

Procedimento

Prima di tutto partite dalla purea di castagne incidendo i frutti su un lato e sbollentandoli per circa 2 minuti; in seguito sbucciateli, spellateli e lessateli per quasi 20 minuti a fuoco lento. Quando le castagne saranno morbide, sgocciolatele e passatele al setaccio.

Impastate la purea di castagne con lo zucchero, la panna, il succo d’arancia, lo sherry e i tuorli.

Lasciate raffreddare in frigo per 5 minuti la base per la crostata e in seguito versatevi il composto senza farla tracimare.

Cospargete sul ripieno, se lo desiderate, fiocchi di burro e passate nel forno preriscaldato a 150° per 20 minuti o finché la crema di castagne si sarà rappresa.

Mentre la crostata è ancora calda, se volete, spolverizzate la superficie di altro zucchero.

Servitela fredda con panna montata.

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Forse non sapevate che…

  • …le castagne sono anche conosciute come il pane dei poveri: in passato questi frutti venivano sfruttati da alcune popolazioni che vivevano nelle regioni montane come un’ottima fonte di sostentamento.
  • …la farina di castagna, oltre ad essere molto nutriente, non contiene glutine. Risulta quindi ottima per i celiaci.
  • …i marrons glacés, castagne ricoperte di una glassa di zucchero, richiedono una lavorazione veramente meticolosa che può durare diverse settimane. Per questo motivo in commercio difficilmente li si trova a prezzi modici.
  • …il termine castagna deriva da Kastania, antica città della Tessaglia, regione settentrionale della Grecia, che sorgeva tra vaste distese di castagni.
  • …la castagna era ampiamente sfruttata e lodata dai popoli antichi. I Greci la chiamavano Ghianda di Giove e la commercializzavano, insieme ai Fenici e agli Ebrei, in tutto il bacino del Mediterraneo. Inoltre Plinio il Vecchio, autore romano, ha narrato in una sua opera di come alcune donne devote a Cerere, dea delle messi e dei campi, si nutrissero di un pane fatto con la farina di castagne durante un periodo in cui era vietato loro di mangiare i cereali.
  • …lo storico greco Senofonte definì l’albero del castagno albero del pane mentre il frutto lo etichettò come noce piatta senza fessura. Il poeta Giovanni Pascoli, invece, era solito chiamare la pianta l’italico albero del pane dal momento che è stato per molto tempo alla base dell’alimentazione della popolazione della nostra penisola.
  • le castagne e i marroni presentano una serie di differenze: mentre le prime sono i frutti della pianta selvatica, i secondi sono quelli della pianta coltivata. Inoltre, le castagne si presentano con una buccia più scura e non sono particolarmente grandi mentre i marroni hanno dimensioni maggiori, sono di color marrone chiaro e hanno una polpa totalmente liscia.
  • …le castagne, a differenza di altre noci, sono molto ricche di carboidrati complessi: questi ultimi sono una fonte energetica molto importante per chi pratica sport.
  • …le castagne sono le uniche noci che presentano al loro interno Vitamina C.

Credits per le immagini: www.lansingstatejournal.com – www.healthyliving.natureloc.com – www.meteoweb.eu – www.pinterest.co.uk – www.alimentipedia.it

Nel caso te le fossi perse, abbiamo altre chicche per te:

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Raffaele Pianese

Napoletano d'origine, milanese d'adozione: nel 2013 lascia il suo assolato Sud per trasferirsi nel capoluogo lombardo. Da sempre curioso nei confronti di qualsiasi forma di creatività e di arte, dalla scrittura alla cucina passando per la moda e il cinema, arrivando fino alla fotografia, alla musica e ai videogiochi; cerca di coltivare ogni sua passione e di scoprirne sempre di nuove. Da quando ha cominciato a vivere da solo si è avvicinato al mondo dell'healthy e del mangiar sano; ritiene che il benessere e la bellezza si conquistino e si preservino a tavola. Il motto che contraddistingue il suo stile di vita è: "La creatività non è altro che l'intelligenza che si diverte".

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