
Grassi buoni vs grassi cattivi: facciamo chiarezza!
Quando ci si appresta a seguire un regime alimentare più sano ed equilibrato, si è soliti pensare che la prima categoria da eliminare sia quella dei grassi e dei cibi che li contengono. In realtà una dieta corretta non prevede mai privazioni assolute, bensì limitazioni di alcuni alimenti a dispetto di altri: questo ovviamente vale anche per i grassi, che costituiscono un gruppo di macromolecole molto importanti per l’organismo e la salute umana.
Semplificando, i grassi si possono dividere in buoni e cattivi, ma, più che la qualità dei grassi ingeriti e presenti negli alimenti, ciò che davvero grava sul nostro benessere è la quantità che ne ingeriamo ogni giorno: le calorie giornaliere provenienti da questa categoria dovrebbero oscillare tra il 20% e il 40% di quelle totali.
Demonizzare i grassi? Teoria ormai superata
All’interno di questa percentuale, è importante fare una suddivisione tra grassi monoinsaturi, grassi polinsaturi e grassi saturi.
Grassi monoinsaturi
Tra i grassi che appartengono a questa categoria ricordiamo l’acido oleico, che troviamo in gran quantità nell’olio d’oliva e che, tra le numerose virtù, ha quella di contrastare efficacemente l’insorgere delle rughe e dei tanto odiati segni di espressione, prevenendo inoltre le malattie cardiovascolari. Buone concentrazioni di acido oleico si trovano anche nella frutta secca come nocciole e mandorle e in frutti esotici come l’avocado.
Grassi polinsaturi
Appartengono a questa categoria gli Omega3 e gli Omega6.
Gli Omega3 si trovano principalmente all’interno di alghe, aringhe, salmone, tonno, pesce spada e sgombro, ma anche nell’olio di canapa, nei semi di lino e nell’olio da essi ricavato. Questi grassi apportano numerosi benefici alla salute umana: in particolare riducono la pressione sanguigna, sono antinfiammatori, favoriscono l’elasticità dei capillari e agiscono positivamente su articolazioni e muscoli (quindi risultano molto importanti per gli sportivi e gli atleti). Infine apportano numerosi benefici alla salute di anziani e bambini.
Gli Omega6, invece, sono diffusi soprattutto nel regno vegetale, in particolare nell’olio di mais, di girasole e di arachidi, ma anche nei semi oleosi, nei legumi e nel germe di grano. Questi grassi risultano importanti per lo sviluppo cerebrale e per la riduzione del colesterolo cattivo.
Grassi saturi
Dovrebbero essere consumati con estrema moderazione. I grassi saturi si trovano principalmente nei prodotti di origine animale come il burro, gli insaccati, le carni grasse, il latte intero, la panna e i formaggi grassi, ma anche in alimenti di origine vegetale quali l’olio di palma, il cocco e la noce moscata, e possono provocare problemi di natura cardiovascolare e favorire l’obesità se consumati in eccesso. Ovviamente non sarebbe corretto demonizzare nella totalità questa categoria di grassi dal momento che, se assunti con moderazione, sono una grande fonte di energia per l’organismo.
Quanto detto ci porta a concludere che l’importanza di non demonizzare questa categoria nella sua totalità, bensì il suo abuso: un regime alimentare vario e che preveda il giusto apporto di carboidrati, proteine, grassi e zuccheri non potrà che avere riscontri positivi per la salute e il benessere del corpo e, perché no, anche della mente e dello spirito!
Forse non sapevate che…
…gli oli di cocco e di palma, ricchi di acidi grassi saturi, sono ampiamente utilizzati nella preparazione di dolci e snack industriali. Limitate, quindi, l’uso di merendine preconfenzionate cercando di consumare maggiormente alimenti freschi come frutta e verdura di stagione.
…l’acido miristico, acido grasso saturo, si trova in quantità elevatissime nella noce moscata. La pianta tropicale dai cui semi si ricava questa spezia prende il nome di Myristica Fragrans.
…l’olio d’oliva, oltre a far bene alla salute, è un vero toccasana per la pelle: infatti è un eccellente emolliente e aiuta efficacemente a contrastare la pelle secca e la prematura comparsa delle rughe.
…le fantastiche proprietà dell’olio d’oliva vantano un passato veramente glorioso: l’ulivo, infatti, era sacro alla dea greca Atena alla quale, durante le Patanenee in suo onore, venivano offerte anfore contenenti il prezioso olio. Inoltre, autori romani come Catone e Plinio ne hanno tessuto le lodi nelle loro opere, sottolineando e descrivendo i giusti modi per coltivare l’ulivo e produrne l’olio.
…l’olio d’oliva, essendo molto resistente al calore, è considerato il miglior olio per friggere.
Credits per le immagini:
- www.felthiyetimes.com
- www.indianexpress.com
- www.healthyfood.co.nz
- www.shape.com