La cura dell’uva: benefici e virtù del frutto di Settembre
Da sempre considerata simbolo di settembre e del periodo autunnale, l’uva comincia a popolare le nostre tavole con l’inizio dei primi freddi. Dai colori e dalle varietà più disparate, non dovrebbe mai mancare in qualsiasi regime alimentare che abbia come fine ultimo quello di detossinare e depurare il corpo dopo gli sgarri e i vizi dell’estate.
Da un punto di vista nutrizionale, l’uva è una vera e propria panacea dato che è ricca di princìpi utilissimi per il nostro organismo. Che sia bianca, nera o con la buccia screziata non importa, dal momento che tutte le varietà fanno bene: le uniche differenze si riscontrano nel sapore e nella quantità e diversità di antiossidanti presenti al suo interno.
In particolare l’uva è ricca di:
- Sali minerali come potassio, fosforo, magnesio e manganese, utili al nostro corpo perché favoriscono la digestione, oltre ad essere diuretici e quindi a depurare l’organismo. Inoltre il buon contenuto di ferro renderebbe le ossa più robuste, contrastando efficacemente malattie come l’osteoporosi.
- Antiossidanti: tra i numerosi polifenoli presenti all’interno dell’uva, merita di essere ricordato il resveratrolo (si trova soprattutto nella buccia dell’uva nera), ritenuto una fonte naturale di giovinezza e buona salute. Tra le sue funzioni ci sarebbe quella di ridurre il colesterolo cattivo, fluidificare il sangue e scongiurare l’insorgere di problemi cardiovascolari. Anche la cute ne trae beneficio: mangiate uva a colazione e/o come spuntino per scongiurare il precoce invecchiamento cutaneo e mantenere i tessuti sani ed elastici.
- Zuccheri come fruttosio e glucosio, che rende un consumo eccessivo dell’uva controindicato a chi soffre di diabete.
- Vitamine come la A, la C (utile per rafforzare il sistema immunitario in vista dei primi freddi) e alcune del gruppo B.
L’ampeloterapia: la cura detox dopo le vacanze estive
La cura dell’uva, chiamata anche ampeloterapia (dal greco àmpelos, ossia uva, vite), è un regime alimentare tipico del mese di settembre che può durare da due-tre giorni (per un effetto detox più blando) fino a un massimo di una-due settimane. Questo regime alimentare depurante non è certamente un’invenzione dei giorni nostri: esso, infatti, affonda le proprie radici nell’antichità classica (si dice che Galeno di Pergamo, medico greco, lo consigliasse addirittura all’imperatore romano Marco Aurelio).
Ma in cosa consiste precisamente questa terapia? Prima di tutto è necessario sottolineare come sia importante essere seguiti sempre da un dietologo o da un nutrizionista, soprattutto se lo si protrae per più di tre giorni. Durante l’ampeloterapia ci si nutre di uva in quantità crescenti: si passa dai 500 grammi dei primi giorni (che potete mangiare a colazione o come spuntino, se non riuscite a consumarli durante un unico pasto) insieme ad altri alimenti come frutta, verdura e cereali, fino a uno-due chili durante gli ultimi giorni (in cui eliminerete qualsiasi altro alimento ad esclusione dell’acqua e del succo d’uva, possibilmente biologico). Una volta terminato questo percorso alimentare introdurrete pian piano altre forme di cibo, a partire dai cereali come il riso, il farro o l’orzo per ritornare, infine, a una dieta più variegata.
I benefici della cura dell’uva sono numerosi, e li potrete osservare fin dai primi giorni: grazie a questo trattamento purificherete l’intestino e il fegato, eliminerete le tossine in eccesso, rafforzerete le pareti dei vasi sanguigni (soprattutto se mangerete uva nera). Inoltre l’uva (soprattutto quella rossa) è consigliata nei cambi di stagione dal momento che è ricca di un ormone chiamato melatonina che ha la capacità di regolare i ritmi sonno-veglia.
Avreste mai pensato che gli acini dell’uva racchiudessero al loro interno tutte queste proprietà? Il mese di settembre è l’ideale per cominciare l’ampeloterapia, contrastare i danni dei radicali liberi tipici delle vacanze estive appena trascorse e fortificare il corpo in vista dei primi freddi autunnali!
Credits per le immagini: www.solaris.it – www.slowfood.it – www.giallozafferano.it
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