Nonostante non siano molto utilizzate nella cucina occidentale, le alghe dovrebbero essere ampiamente integrate in un corretto e sano regime alimentare. Dai colori e dalle sfumature più disparate, sono infatti in grado di fornire al nostro organismo innumerevoli benefici, dalle fibre al beta carotene passando per diversi gruppi vitaminici e sali minerali come potassio, iodio e magnesio.
Tra le alghe commercialmente più note ricordiamo la famosa alga Nori, dal tipico colore scuro e utilizzata ampiamente nella cucina orientale, soprattutto quella nipponica, ma le varietà presenti in natura sono innumerevoli: a forme e colori differenti corrispondono proprietà nutrizionali abbastanza simili tra di loro, anche se ognuna di esse spicca per caratteristiche proprie che la rendono meritevole di entrare a far parte della nostra dieta giornaliera.
Le alghe della bellezza: Spirulina e Clorella
Le alghe blu-verdi, in particolare, sono ricchissime di clorofilla, un pigmento che conferisce alla pianta proprietà antiossidanti, antianemiche e generalmente protettive del corpo umano: tra quelle appartenenti a questo vasto gruppo meritano di essere ricordate la Spirulina e la Clorella, molto simili tra di loro da un punto di vista estetico ma differenti per alcune specifiche proprietà.
La Spirulina, presente soprattutto sotto forma di pillole vegetali ed estratto in polvere da aggiungere, per esempio, a frullati e centrifughe, è considerata giustamente un superfood grazie all’elenco dei nutrienti che essa presenta. Oltre alla già citata clorofilla, contiene sia acidi grassi monoinsaturi che acidi grassi polinsaturi, la Vitamina E, la C e la A, dalle note proprietà antietà e in grado di proteggere il corpo dai radicali liberi e dallo stress ossidativo, proteine e amminoacidi essenziali; inoltre possiede buone quantità di inositolo, sostanza che esplica la funzione di blando sedativo.
La Clorella, anche se per certi versi è simile alla Spirulina, presenta caratteristiche nutrizionali molto particolari. Oltre ad essere ricca di vitamine e di clorofilla come la maggior parte delle alghe verdastre, viene ampiamente utilizzata da tutti coloro che decidono di intraprendere un percorso depurativo. In particolare, quest’alga riesce a disintossicare il corpo da sostanze inquinanti e da metalli pesanti che si possono accumulare progressivamente come il cadmio e il piombo oppure come il mercurio: quest’ultimo si trova soprattutto nei pesci di grossa taglia quali, per esempio, il tonno e il pesce spada. Di conseguenza la Clorella agisce positivamente nei confronti della cistifellea, del fegato e dei reni, organi deputati alla disintossicazione del corpo.
Assodato che entrambe queste alghe apportano sostanze benefiche all’organismo, esse presentano una serie di divergenze, non solo di tipo nutrizionale:
- A differenza della spirulina, maggiormente conosciuta, la clorella presenta delle pareti cellulari che la rendono difficilmente digeribile. Per questo motivo è solita essere consumata sotto forma di integratore in seguito alla rottura delle sue pareti cellulari: così facendo, le sostanze nutritive presenti al suo interno sono più facilmente digeribili dall’organismo.
- La clorella è molto più ricca di clorofilla rispetto all’alga spirulina.
- La spirulina, invece, vanta quantità più elevate di beta carotene, fonte di vitamina A e antiossidante.
Forse non sapevate che…
- … il nome Spirulina venne dato a quest’alga in virtù della sua particolare forma che ricorda, appunto, quella di una spirale;
- … si stima che la Clorella sia la pianta esistente in natura con la maggior concentrazione di clorofilla.
Credits per le immagini: www.mauriziotommasini.it; www.belanseihverdagen; www.spirulinanews.info